La scelta del cane

Prendo spunto da una argomento nato da una cena con amici qualche sera fa: Ho deciso di prendere una cane….Quale scegliere?

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Argomento molto complesso e difficile per vari motivi. Innanzitutto quando una persona decide di prendere con se un cane l’entusiasmo è altissimo e di conseguenza spesso il cuore prevale sulla mente. Il mio consiglio è quello di chiederci se siamo veramente consapevoli della decisione che stiamo prendendo, e lo facciamo ponendoci queste domande:- So che sto facendo un grosso cambiamento nella mia vita? Da oggi la mia vita non sarà più la stessa
– Da oggi dovrò prendermi cura di un essere vivente e sarò responsabile del suo benessere e della sua vita
– Un cane non è un pupazzetto. Mangia, beve, dorme, sporca, gioca, cammina,CRESCE, invecchia, abbaia e fa tante altre cose divertenti: ne sono consapevole?

Queste tre domande sono molto utili per farci riflettere sul fatto che vivere con un cane è meraviglioso, ma ha anche degli aspetti molto impegnativi che bisogna conoscere. Perciò la decisione deve essere fatta razionalmente e non sull’onda dell’entusiasmo a seguito della visione di un film, o di amici che hanno un cane. Se siamo ancora convinti, dobbiamo porci altre domande:
– Sai che il cane ha bisogno di fare attività diverse e non solo dormire e farsi coccolare? Questo richiederà tanto tempo e impegno
Il cane è un animale sociale e ha bisogno di vivere e dormire in stretto contatto con la sua famiglia, perciò non chiuso in giardino, sul terrazzo o in cantina.Il cane può ammalarsi e le cure possono essere anche molto costose
Il cane non è un giocattolo e una volta preso rimarrà con te tutta la vita (circa 15 anni)

Se alla fine di questa riflessione siamo ancora convinti della nostra scelta, possiamo passare a decidere quale cane diventerà nostro compagno di vita.

CANE DI RAZZA O METICCIO?
Eticamente la decisione è abbastanza semplice. Ci sono canili pieni di cani stupendi, destinati a passare lì l’intera vita. Salvarne uno è un bellissimo gesto. D’altro canto però, se vogliamo un cucciolo, scegliere un cane di razza può aiutarci nel “prevedere” a grandi linee quali saranno le sue principali caratteristiche caratteriali . fisiche e motivazionali. Se la scelta invece è su un cane adulto, allora il problema non si pone.

SE DI RAZZA, QUALE RAZZA?
Il consiglio che vi posso dare è questo: non scegliete una razza solo perché vi piace “esteticamente”, ma valutate questi aspetti:
GrandezzaCaratteristiche della razza: attenzione ai cani da lavoro (pastori, cani da caccia, …) perché richiedono molta attività e di conseguenza molto impegno e molto tempo.
Maltrattamento genetico : Ci sono razze create e selezionate dall’uomo che hanno dei gravi problemi fisici causati da particolari caratteristiche morfologiche estreme.
Malattie o problemi a livello ereditario: più la razza è “delicata”, più necessiterà di cure e conseguentemente di soldi.
Valutare bene l’allevamento di provenienza. Se vogliamo un cane di razza dobbiamo prenderlo da un allevamento serio, anche se lo pagheremo di più. Altrimenti andiamo in canile che è meglio.
NON COMPRARE MAI CANI DAI NEGOZI DI ANIMALI.

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ADULTO O CUCCIOLO?
Tutti preferiscono portare a casa un dolce e affettuoso cucciolo, ma attenzione anche ai risvolti negativi di questa scelta, perché il tenero cucciolo si trasformerà in Satana un paio di giorni dopo l’arrivo nella vostra casa. I cuccioli sporcano, mordicchiano i mobili, sono molto energici, richiedono tantissima attenzione, e se sbagliate a educare un cucciolo vi troverete un adulto problematico. Inoltre non potrete mai essere sicuri del carattere e dimensione del vostro cane finchè non sarà adulto, e questo vale tantissimo per i cani da canile , ma anche per i cani da allevamento.
Se scegliete un cane adulto, potete già conoscerne tutti gli aspetti fisici e se lo frequentate un po’ prima di portarvelo a casa, anche gli aspetti caratteriali.

 

Spero di avervi dato qualche utile consiglio e soprattutto avervi messo qualche “dubbio positivo” in testa.

Vi chiedo comunque di fare sempre una visitina a qualche canile prima di decidere di prendere un cane, anche se la scelta è per il cane di razza, almeno per rendersi conto di quanti cani vengono “portati indietro” o abbandonati in canile, e capire che i loro proprietari, nel momento in cui li hanno portati a casa, avevano tutte le migliori intenzioni del mondo…proprio come voi.

 

Pisti e la paura – I giochi di attivazione mentale – Parte 1

Ma perchè Pistilla abbaiava così insistentemente ad animali e persone? E perchè, se lasciata libera, si dirigeva alla massima velocità verso lo sconosciuto, con una cresta degna del Re Leone, ma senza mordere o attaccarlo, ma solo per farlo allontanare?

Sicuramente i motivi sono diversi, ma il principale era la paura “del mondo”, causata quasi sicuramente dal distacco precoce dalla madre.

Infatti Pisti all’età di  2 mesi era già stata spostata dalla fattoria dov’era nata, ad un negozio di animali, alla casa di una signora che l’aveva comprata e poi se n’era pentita, poi ad un canile ed infine a casa nostra!

Per affrontare questo problema abbiamo dovuto lavorare su più fronti:

  1. Migliorare le sue capacità intellettive e la fiducia in se stessa
  2. Desensibilizzazione e controcondizionamento verso l’incontro con gli estranei
  3. Socializzazione

Cominciamo dal primo punto. Per ottenere un miglioramento delle capacità intellettive e acquisire fiducia in se stessa abbiamo lavorato su:

  1. Giochi di attivazione mentale
  2. Clicker Coaching
  3. Educazione di base

Analizziamo per oggi i  giochi di attivazione mentale o di problem solving. Questi non sono altro che metodi per obbligare il cane a trovare un modo per risolvere un problema, che potrebbe essere semplicemente il dover mangiare un pezzo di wurstel nascosto sotto ad un bicchiere. Ne esistono di vari tipi, sia fai-da-te che da acquistare nei negozi.

Si comincia da giochi facili, come ad esempio il nascondere un pezzo di cibo sotto ad un bicchiere di plastica e poi complicare il tutto aggiungendo altri bicchieri, piatti o altri oggetti così che il cane debba sempre “sforzarsi” per trovare la soluzione. Ma attenzione…il cane deve sempre riuscire a “vincere”…altrimenti l’entusiasmo lascerà il posto alla noia e otterremo l’effetto opposto.

Poi si può passare a bottiglie di plastica, coni, scatole da impilare, e tutto ciò che la fantasia vi permette di fare.

Questa attività permetterà alla mente del cane di svilupparsi ed ampliare le “strade” da poter poi utilizzare nelle situazione di vita normale e accrescerà moltissimo la fiducia che ha in se stesso , perchè anche il cane si renderà conto di “essere capace” di risolvere i problemi che incontra

In questo video Pisti utilizza un gioco acquistato, di un livello di complessità già molto alto…ma anche lei all’inizio ha cominciato dal bicchiere

 

Com’è tutto cominciato…la storia di Pisti

Eccomi qui a scrivere il secondo post su Pistilla.

Voglio raccontarvi un po’ la sua storia , che ad un certo punto è diventata anche la mia.

Un bel giorno, all’inizio del 2010,  io e Marcella (la mia splendida compagna di vita) , nonostante avessimo già  un simpatico e arzillo meticcetto di tredici anni di nome Totò, decidemmo di aprire le porte di casa nostra ad un secondo cane. Così dopo qualche veloce ricerca sul Web, ci recammo  in un canile vicino a casa. Lì ci aspettava lei, un piccolo batuffolo di pelo rosso, tutta sporca che ballonzolava qua e là…è stato amore a prima vista!

Fu subito chiaro che Pisti  avesse un carattere  diffidente e timoroso, nonostante con noi fosse dolcissima e affettuosa.

Era diventato impossibile  portarla con noi in posti pubblici , perchè aveva comportamenti  “aggressivi”  non solo verso i suoi simili, ma anche nei confronti delle persone. Abbaiava insistentemente e se lasciata libera incombeva minacciosa verso il malcapitato. Ogni volta che avevamo ospiti in casa la situazione era la medesima, sia   nei confronti di amici  abituali  che conosceva, sia , ovviamente, verso persone sconosciute.

Speravamo fosse un problema passeggero, ma così non fu. Cominciavo  a sentirmi inadeguato e impreparato a gestire Pisti. La adoravo, sentivo di essere in simbiosi con lei, ma nello stesso tempo non sapevo come aiutarla nel risolvere questi problemi e questi comportamenti.

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Cominciai ad informarmi, leggendo e  cercando in Internet qualcosa che potesse essermi utile, ma niente sembrava essere la cosa giusta per lei. Un giorno comprai un libro “Dritto al cuore del tuo cane”, ma questa volta c’era qualcosa di diverso. Finalmente avevo trovato quello che cercavo. Non si parlava di collari a strozzo e punizioni, ma di rinforzo positivo, di relazione uomo e cane e di come sviluppare le sue capacità cognitive .

Per mia fortuna questi metodi erano insegnati in “Think Dog”, una scuola di educazione cinofila non lontano da casa nostra. Era la fine del 2011 e frequentai il  primo modulo del corso per diventare Operatore Cinofilo.

Il corso non deluse le mie aspettative; infatti tornavo da ogni modulo  con nuove conoscenze e idee  che, applicate a Pisti, cominciavano a dare i primi risulati positivi.

Sono passati quasi 2 anni da quel giorno e oggi sto frequentando il corso per educatore cinofilo.  Nel frattempo, Domenica scorsa io e Pisti abbiamo superato l’esame di Operatore Cinofilo.

In questo esame, oltre a varie altre prove , abbiamo  dovuto “passeggiare” ,insieme ad altre quindici persone con rispettivi cani, in uno spazio limitato e recintato . Ce l’abbiamo fatta e Pisti è stata bravissima.Lei che una volta cominciava ad abbaiare quando incontrava cani anche a  30 metri di distanza, non ha fatto nemmeno un piccolo buff!!!Che dire…sono proprio contento!

Nel prossimo post vi racconterò qual è stato il percorso, le attività e i giochi che abbiamo fatto io e Pisti per  arrivare fino a qui…e di strada ce n’è ancora molta da fare!